È stata la mano di Dio è il candidato italiano agli Oscar 2022

È stata la mano di Dio è il candidato italiano agli Oscar 2022

La commissione di selezione istituita dall’ANICA ha designato È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino come il film che rappresenta l’Italia nella corsa al premio Oscar 2022.

A scegliere sono stati 11 membri selezionati tra rappresentanti delle istituzioni dell’industria, direttori di festival e mercati, produttori, distributori, registi, giornalisti e critici cinematografici. Nello specifico: Alberto Barbera, Nicola Borrelli, Francesca Calvelli,

Edoardo De Angelis, Piera Detassis, Andrea Goretti, Benedetto Habib, Federica

Lucisano, Paolo Mereghetti, Lucia Milazzotto e Anna Praderio,

Il film di Paolo Sorrentino ha iniziato la sua corsa in quella che sempre di più è una piattaforma di lancio importante per gli Oscar, la Mostra del cinema di Venezia, dove ha vinto sia il Gran premio della giuria, sia il premio Mastroianni per il miglior esordio con il suo attore protagonista Filippo Scotti. A produrre è The Apartment, la costola di Wildside, e invece i diritti di distribuzione sono di Netflix, che lo manderà in sala dal 24 Novembre e sulla sua piattaforma a partire dal 15 Dicembre. Come sempre per gli Oscar sarà necessario un passaggio limitato anche nelle sale americane che avverrà il 3 Dicembre.

La storia di È stata la mano di Dio è quella dello stesso Sorrentino, ragazzo a Napoli negli anni ‘80, della sua famiglia e delle persone che ha conosciuto. L’arco narrativo va dall’estate dell’arrivo di Maradona al Napoli a quella della vittoria del primo scudetto e segna il momento di svolta nella sua giovinezza, dalla scoperta del cinema come possibile futuro fino alla morte dei genitori in un incidente.

L’annuncio dei 5 film che saranno nominati nella categoria Miglior film internazionale avverrà l’8 febbraio mentre la cerimonia di premiazione sì svolgerà il 27 marzo.

Già a Venezia, intervistato sulla questione, Paolo Sorrentino aveva spiegato che la scelta di Netflix come partner per questo film era stata frutto di una serie di conversazioni con la piattaforma nelle quali aveva chiesto assicurazione che, qualora avesse scelto loro, il suo film avrebbe ricevuto lo stesso trattamento di Roma di Alfonso Cuaron in termini di promozione. Roma e È stata la mano di Dio sono accomunati dall’essere entrambi tratti dai ricordi dei loro autori, ambientati nei luoghi della loro vita e non in lingua inglese. Anche in virtù di quel successo la piattaforma di streaming da qualche anno ha iniziato a puntare sul successo internazionale di serie e film non per forza statunitensi.

Tra le 18 produzioni che si erano autocandidate per rappresentare l’Italia agli Oscar si era fatta notare la presenza di A Chiara di Jonas Carpignano (premio del pubblico alla Quinzaine di Cannes), Tre Piani di Nanni Moretti (in concorso al festival di Cannes) e Ennio di Giuseppe Tornatore.


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