Quali spettatori stanno tornando nelle sale

Quali spettatori stanno tornando nelle sale

Se prima i film di supereroi e i grandissimi blockbuster avevano la fetta più grande della torta degli incassi cinematografici adesso sono vicini ad avere tutta la torta. È questo che sentenzia un articolo dell’Associated Press in cui con una pluralità di voci interpellata viene riassunta la situazione della frequentazione delle sale a livello internazionale.

Il divario già esistente tra cinema per ragazzi e cinema per adulti sembra essersi infatti acuito in questo periodo di ritorno in sala. 

Lo dice in maniera molto chiara David Gross di Franchise Entertainment, società di consulenza che opera nel settore. I film che si rivolgono più che altro ad un target giovanile (come Venom, Shang-Chi o Free Guy) in questo periodo hanno totalizzato circa il 75% dell’incasso che facevano prima della pandemia. I film evento di questo tipo vanno così bene che IMAX, la società di sale di lusso, ha chiuso questo Ottobre con il maggior incasso di tutta la sua storia: 118 milioni di dollari.

Mentre quelli che sono comunque grandi film di major, solo con un target più adulto (The Last Duel, Spencer o Ultima notte a Soho), che già incassavano meno, al momento incassano tra il 66% e il 75% di quello che incassavano prima (Dune e The French Dispatch ad esempio hanno alzato la media). Anche No Time To Die, che ha incassato molto, secondo la MGM ha visto un 25% in meno di spettatori adulti rispetto a quanto capitava in passato. La ragione è che il pubblico cui si rivolgono non sta tornando in sala. Ancora peggio infine va ai film per famiglie, fermi al 50% degli incassi di una volta, ma in quel caso ad influire è anche il fatto che molti di questi sono stati distribuiti in sala con poi uscite in piattaforma estremamente ravvicinate.

Anche per questo Disney, lo studio più legato ai film per famiglie, è molto attento a pianificare le proprie uscite. L’imminente uscita di Encanto, il loro film d’animazione per il 2021, sarà cruciale.

È deluso anche Jeff Goldstein di Warner Bros, interpellato dall’Associated Press, che pensava si sarebbe tornati al 90% dell’affluenza in sala per Natale mentre ora è chiaro che se si sarà ad un totale del 75% sarà un miracolo e che il miraggio del 90% è rimandato all’estate.

Per molti la ragione di questa disparità di disposizione a tornare alla sala da parte di target di età diverse è dovuta ad un timore più alto da parte dei più adulti, se non proprio anziani, per il contagio. Tuttavia va messo in conto come poi siano i film per ragazzi quelli capaci di mettere in piedi un marketing più aggressivo, in grado di creare l’evento e quindi un senso di urgenza verso l’acquisto del biglietto che in molti casi fa la differenza.

Su una cosa concordano tutti, la frequentazione in sala sia che diminuisca sia che torni ai livelli pre pandemici, è uscita da questo periodo molto cambiata.


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