Tutti i dettagli della nuova forma di sostegno governativa allo spettacolo

Tutti i dettagli della nuova forma di sostegno governativa allo spettacolo

È diventato attivo il cambiamento richiesto, auspicato e poi infine promesso del governo per aiutare il settore dei lavoratori dello spettacolo.

Il Sostegno Economico Temporaneo è una novità inserita nella Legge di Bilancio 2022, una forma di welfare per il mondo dello spettacolo che diventa effettiva adesso con la terza circolare dell’INPS in cui ne è dettagliata l’attuazione. L’obiettivo è rimediare a tutto il lavoro mancato nel periodo di pandemia, ma in realtà l’attuazione porta con sé molti altri cambiamenti come nuove tutele in caso di maternità e malattia, l’innalzamento della retribuzione giornaliera e la riduzione del numero di giornate di lavoro necessarie per maturare il diritto alla pensione.

Le richieste si erano fatte sempre più numerose lungo il 2021 ed erano culminate il 17 Aprile nell’organizzazione di una manifestazione in piazza per sensibilizzare il governo. Durante l’estate è stato poi approvato il sostegno e da Gennaio 2022 entrerà in vigore nei modi ora comunicati.

Gli unici interessati saranno i soggetti iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo (FPLS), proprio loro avevano fatto richiesta anche di una speciale forma di agevolazione nella contribuzione che è stata infine approvata e inserita nella circolare INPS. Si tratta di un punto importante perché va a ridurre di due terzi i contributi giornalieri richiesti. Uniche categorie escluse sono ballerini, tersicorei e coreografi per i quali la contribuzione utile per il riconoscimento della pensione anticipata di vecchiaia con 20 anni di contributi deve essere complessivamente riferita ad esclusiva attività lavorativa svolta nella specifica qualifica professionale.

Per il resto vengono riviste le contribuzioni per gli attori cinematografici e dell’audiovisivo, viene rideterminata l’anzianità contributiva e viene cambiata l’annualità contributiva minima richiesta per il diritto alla prestazione (diventano 90 i contributi giornalieri).

Ma non solo, a cambiare sono anche le modalità di accertamento del requisito dell’annualità di contribuzione e diritto alla pensione, come pure i criteri di valutazione della contribuzione del Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e lo stesso calcolo delle prestazioni o i requisiti di accesso alle pensioni.

E tutto questo arriva dopo che già ad ottobre diverse nuove attività erano state incluse tra quelle che hanno accesso al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. Adesso infatti anche le attività di insegnamento retribuite o di formazione (connesse al settore dello spettacolo e svolte in enti accreditati presso le amministrazioni pubbliche o da queste organizzate) possono farne parte, come pure le attività di carattere promozionale di spettacoli dal vivo, cinematografici, televisivi o del settore audiovisivo (purchè remunerate).


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