RITRATTI DI DONNE, RICETTE E UN GATTO CON GLI STIVALI. AL CINEMA

RITRATTI DI DONNE, RICETTE E UN GATTO CON GLI STIVALI. AL CINEMA

Ricette e palazzi reali, avventure animate e di finzione, ma anche storie rivoluzionarie e di periferia. Quali nuovi film in sala tra il 7 e l’8 dicembre?

SI, CHEF! – LA BRIGADE in sala con I Wonder Pictures. Una commedia traboccante di emozioni, con protagonisti gli interpreti d’eccezione François Cluzet (già indimenticabile protagonista di Quasi Amici) e Audrey Lamy (vincitrice di un Premio César), in cui la cucina è il luogo delle seconde possibilità capace di accendere una speranza sul futuro. Tra una portata e l’altra, la sous-chef Cathy saprà contagiare una multietnica brigata di giovani con la sua passione per la cucina e imparare a sua volta a tornare alle origini e alla genuinità di un mestiere fatto con le mani, con amore e con la voglia di condividere e prendersi cura degli altri. Alla regia Louis Julien-Petit.

IL CORSETTO DELL’IMPERATRICE in sala con Bim distribuzione. Il film di Marie Kreutzer ha ben tre candidature agli EFA (film, regia, attrice protagonista). L’imperatrice Elisabetta d’Austria è idolatrata per la sua bellezza e famosa in tutto il mondo per essere una fonte di ispirazione per le nuove tendenze di moda. Ma nel 1877, ‘Sissi’ celebra il suo quarantesimo compleanno e deve combattere per preservare la sua immagine pubblica allacciando il suo corsetto in modo sempre più stretto. Mentre, nonostante il suo volere, il suo ruolo si riduce a mero atto performativo di presenza, la sete di conoscenza di Elisabetta e il suo entusiasmo per la vita la rendono sempre più irrequieta a Vienna. Inizia a viaggiare in Inghilterra e in Baviera, si reca a fare visita ad ex amanti e amici di vecchia data, alla ricerca dell’eccitazione e della determinazione che provava in gioventù.

IL GATTO CON GLI STIVALI 2 – L’ULTIMO DESIDERIO in sala con Universal pictures. Ufficialmente in sala il sequel di un fortunato racconto di animazione amato da grandi e piccini. Il film racconta come il coraggioso micio si ritrovi coinvolto in una nuova avventura. Questa volta il suo compito è quello di rispondere al mitico “ultimo desiderio”, che gli permetterà di riacquistare le otto vite perse durante le sue imprese. Per farlo, però, dovrà cercare di non perdere l’ultima che gli è rimasta a disposizione. Riuscirà a conquistare l’agognato bottino?

CHIARA in sala con 01Distribution. Si tratta del quinto lungometraggio diretto da Susanna Nicchiarelli. Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Non si piegherà alla violenza dei familiari, e si opporrà persino al Papa: lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo sogno di libertà. La storia di una santa. La storia di una ragazza e della sua rivoluzione. Nei panni di Chiara c’è Margherita Mazzucco e in quelli di Francesco c’è Andrea Carpenzano.

L’UOMO SULLA STRADA in sala con Eagle Pictures. Il film è l’opera prima di Gianluca Mangiasciutti, che dopo numerose esperienze come assistente alla regia in importanti progetti internazionali (tra gli altri, Mission: Impossible III), si cimenta in un drama thriller, il cui soggetto si è aggiudicato il Premio Solinas – Storie per il cinema. In L’uomo sulla strada, la fatalità della vita, l’inquietudine del senso di colpa e il desiderio di vendetta si intrecciano in un film raffinato in cui ritmo e suspense conducono ad emozioni e sentimenti, però, inaspettati. I protagonisti sono Lorenzo Richelmy e Aurora Giovinazzo.

SAINT OMER in sala con Medusa Film. Il film di Alice Diop è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione: “Una infanticida alla sbarra e una scrittrice venuta a seguire il processo, entrambe di origini senegalesi, per un film che scava nelle ferite del post-colonialismo con sguardo nuovo e rara potenza. Se i dialoghi vengono dai verbali autentici del processo, le immagini stravolgono il nostro rapporto con le culture “altre”, costringendoci a confrontarci fino in fondo con la loro ambiguità e complessità. Un viaggio vertiginoso che segna l’esordio di una promettente regista”. Il film non è solo una rivisitazione del mito di Medea ma è anche liberamente ispirato a un reale fatto di cronaca.


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